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Lavoro dipendente

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ATTENZIONE: la seguente pagina è archiviata e le notizie e informazioni presenti hanno solo un valore storico e potrebbero non essere più in linea con la normativa vigente alla data di oggi.

Sono lavoratori dipendenti (altrimenti detti lavoratori subordinati) i lavoratori occupati in una azienda alle dipendenze e sotto la direzione del datore di lavoro, tenuti a rispettare un orario di lavoro, in cambio di una retribuzione.


Datore di lavoro può essere anche chi,a norma del codice civile, non è imprenditore commerciale: si pensi al caso del lavoro domestico (datore di lavoro persona fisica ), o a quello del portiere assunto da un condominio o a quello della segretaria assunta da un avvocato od un medico (datore di lavoro libero professionista).


In qualsiasi ambito si configuri, il lavoro subordinato è caratterizzato dal fatto che il lavoratore mette a disposizione - in relazione al tipo di attività, mansioni e qualifiche per le quali è assunto - le sue energie e capacità, ma è il datore di lavoro che decide le modalità di svolgimento della prestazione, direttamente o attraverso la sua organizzazione.


IL CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO O DETERMINATO


Il rapporto di lavoro dipendente può essere:

  • a tempo indeterminato, se nel contratto di lavoro stipulato non è previsto un termine di cessazione;
  • a tempo determinato o a termine, se il datore di lavoro e il lavoratore stabiliscono che il rapporto di lavoro duri fino ad una data stabilita.

IL CONTRATTO FULL TIME O PART TIME


Con riferimento alle modalità temporale di svolgimento della prestazione di lavoro dipendente si parla di:

  • Lavoro "Full Time" cioè "a Tempo Pieno": in esso la durata complessiva (giornaliera, settimanale o mensile) della prestazione lavorativa richiesta coincide con quella stabilita dal contratto collettivo nazionale relativo alla categoria di lavoratori considerata (ad esempio, 36 ore settimanali).
  • Part Time cioè Tempo Parziale: in esso la durata complessiva (giornaliera, settimanale o mensile) della prestazione lavorativa richiesta è ridotta con quella stabilita dal contratto collettivo nazionale relativo alla categoria di lavoratori considerata (ed esempio, in un contratto part-time orizzontale al 50%, il lavoratore effettua 18 ore settimanali in luogo delle 36 ore previste per il tempo pieno). Il lavoro part-time può, inoltre, essere di tipo orizzontale (la prestazione viene prestata per un numero di giornate mensili pari a quello dei lavoratori cosiddetti "a tempo pieno" ma in misura ridotta), ovvero di tipo verticale (la prestazione viene effettuata in un numero di giornate e/o di settimane inferiori a quello contrattualmente previsto, ma per l'intera durata giornaliera e/o settimanale)

RETRIBUZIONE


I lavoratori dipendenti, a fronte dell'attività svolta, percepiscono una retribuzione. Tutte le somme e i valori  che i datori di lavoro erogano ai dipendenti costituiscono, sotto il profilo fiscale, redditi da lavoro dipendente.


Nel reddito sono incluse oltre alle somme in danaro anche i beni o altri benefici che il lavoratore riceve dal datore di lavoro per esigenze connesse all'attività lavorativa  (ad es. uso dell'autovettura aziendale, uso gratuito dell'abitazione, beni prodotti dall'azienda e venduti a prezzo scontato ecc.) (c.d. fringe benifts).


I redditi sono soggetti a tassazione sul reddito delle persone fisiche (IRPEF): nel meccanismo di imposta, il datore di lavoro agisce quale "sostituto". Egli, cioè, trattiene mensilmente dalla retribuzione "lorda" dovuta al lavoratore in "busta paga" le somme corrispondenti al prelievo fiscale e le versa allo Stato.  Al lavoratore viene così corrisposta una retribuzione "netta", ossia depurata del prelievo fiscale.


Il reddito lordo rappresenta la retribuzione sulla quale sono calcolati i contributi previdenziali.
Anche il prelievo dei contributi avviene direttamente dalla "busta paga": il datore di lavoro  preleva una somma dalla retribuzione per poi versarla all'Inps.
Il sistema di previdenza dei lavoratori dipendenti iscritti nel regime generale dell'Inps è finanziato attraverso un prelievo contributivo rapportato, per la maggior parte delle categorie, alla reale retribuzione corrisposta ai lavoratori e, per le altre, a retribuzioni convenzionali.


Il contributo è per definizione "obbligatorio", in quanto dovuto per legge indipendentemente da eventuali accordi tra le parti. I contributi vengono calcolati in percentuale sulla retribuzione: una parte è a carico dell'azienda e una parte è a carico del lavoratore.


L'Inps è tenuto a riscuotere i contributi dovuti per i seguenti tipi di assicurazioni:


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